DISCLAIMER:
Questa storia contiene descrizioni esplicite di atti sessuali
Il suo appartamento aveva molti difetti: era al quarto piano senza ascensore, era molto piccolo, il lato Sud affacciava sul casello feroviario quindi non era nemmeno tanto silenzioso, e aveva la moquette invece del parquet.
Però la finestra ad Est si affacciava sulla facciata di un’altra palazzina (un posto di lusso con tanto di balconcini), ed era separata solo da un modesto cortile; questo gli forniva una visuale abbastanza chiara, e Antoine in quanto aspirante pittore approfittava dei piccoli ritagli di vita che vedeva da quei balconi per prendere spunti per le sue opere.
Una mattina di tarda estate, si era affacciato per fotografare un’alba particolarmente colorata, e si era attardato godere un po’ del fresco del mattino. Nel momento in cui si era deciso ad allontanarsi dalla finestra, però, aveva notato di non essere l’unico in piedi di primo mattino.
Nella palazina di fronte, un piano più in basso di lui, c’era una coppia: un ragazzo alto con la mascella squadrata, e una persona dai lineamenti androgini, più bassa e molto magra. Entrambi erano indiscutibilmente attraenti, secondo lui.
La personcina bassa, che decise di chiamare NB, stava guardando sorridente verso il basso: nel cortile, alcune cornacchie stavano saltellando per le aiuole in cerca di cibo. Mascella squadrata, che a lui ricordava tanto il fratello di Taranee delle WITCH, Peter, lo stava abbracciando da dietro; anche Peter sorrideva e sembrava stare sussurrando qualcosa all’orecchio di NB, che improvvisamente era arrossito.
Ah, che invidia si ritrovò a pensare. Avrebbe dato qualsiasi cosa per un momento di intimità così innocente con qualcuno. Poi le mani di Peter erano partite, una sotto il magliettone che NB stava indossando, e una dentro gli ampi pantaloncini; NB, di contro, aveva chiuso gli occhi e si era premuto contro il vetro del balcone per supportarsi. Antoine non dubitava che se fosse stato inverno, avrebbe visto la condensa formarsi sul vetro per il respiro di NB. La mano di Peter era uscita dallo scollo della maglietta e gli teneva la testa per esporre il collo, che stava tempestando di baci e morsi. Ancora un sussurro all’orecchio, seguito da NB che annuiva vigorosamente con la testa. Peter lo lasciò andare per qualche minuto, ed NB (sempre rivolto verso il vetro) si liberò dei pantaloncini rivelando che aveva genitali maschili e senza dubbio era contento del proprio corpo per com’era. Una persona disforica non sarebbe riuscita a restare nel mood giusto per il sesso, Antoine lo aveva imparato nel peggiore dei modi, anche se era stato un errore fatto in buona fede.
Scacciò il pensiero amaro della sua ultima relazione; il balcone del terzo piano era diventato una vetrina da cui godere di un bellissimo spettacolo. Sia NB che Peter erano nudi dalla cintola in giù, e ci stavano dando dentro pesante: NB era premuto ritmicamente contro il vetro, con un’espressione di pura estasi sul volto, Peter appariva molto più concentrato, ma era chiaro che anche lui si stava godendo ogni momento.
Una macchia biancastra si allargò sul vetro davanti a NB, e poco dopo Peter si chinò su di lui per stringerglisi contro, con l’inconfondibile espressione di chi ha appena raggiunto un orgasmo molto soddisfacente. Restarono uniti ancora per un po’, poi si separarono, si baciarono e sparirono dalla vista di Antoine per un minuto; NB era poi tornato con in mano una bottiglia e un panno, e si era messo a pulire il vetro.
Quando i loro sguardi si incorciarono NB assunse un’espressione sorpresa, ma durò un millesimo di secondo; poi gli fece l’occhiolino e lo salutò agitando la mano. Poi se ne andò.
Quel giorno Antoine iniziò una nuova serie di dipinti.
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