Flower

  DISCLAIMER:

Questa storia contiene descrizioni esplicite di atti sessuali

Naomi appena compiuti 18 anni era andata a farsi tatuare un grosso fiore di loto sul basso ventre.

-Perché poi proprio un fiore di loto?- Lori si ricordava di averglielo chiesto, una volta.
-Mah, in realtà non aveva importanza che tatuaggio fosse. Volevo un tatuaggio per scornare mio padre. Ho visto il design nello studio del tatuatore e bom!- le aveva risposto lei.
Era semplice. Non contava il soggetto del tatuaggio, ma il gesto stesso di tatuarsi. Un piccolo atto di ribellione, per cui quello stronzo di suo padre l’aveva poi cacciata di casa (era una situazione... complicata). Lori si era dichiarata allora, prima di offrirle di restare a casa sua.
Erano passati dieci anni da allora. Lei e Naomi erano cresciute, avevano trovato dei lavori, e da un po’ di tempo vivevano insieme nella loro prima casa in affitto. Anche dopo tutto quel tempo, ogni volta che Naomi si spogliava, lo sguardo di Lori si soffermava a lungo su quel grosso fiore. 
-Scatta una foto, durerà più a lungo- aveva scherzato una volta Naomi, ma dopo che Lori aveva effettivamente scattato una foto non l’aveva fatto più. Invece adesso diceva qualcosa sulle righe di “guarda che se lo fissi così intensamente sbiadisce prima”.
-A cosa pensi?- le stava chiedendo ora.
-Che forse dovrei farmi un tatuaggio anche io.- rispose lei.
Naomi si distese sul letto con lei – Sai cosa? È un’ottima idea!- disse e si mise a cavalcioni su di lei.
-Sì?- 
-Sì!- ribattè Naomi con decisione –In questo modo anche io quando facciamo l’amore avrò un punto da baciare ossessivamente prima di fare qualsiasi altra cosa!-
Risero insieme. Era vero, Lori aveva l’abitudine di baciare il tatuaggio e tracciarne le linee con la lingua, quando facevano l’amore. 
-È forse colpa mia se è in un punto in cui sei particolarmente sensibile? Faccio quel che posso con quello che ho a disposizione- disse fingendo di essere innocente.
Naomi la zittì con un bacio. Poi, quando furono entrambe a corto di fiato, le si strinse contro e le sussurrò all’orecchio –Allora oggi faremo in modo di trovare il tuo punto più sensibile, poi penseremo a cosa potresti tatuarti.- 
Lori si sentì percuotere da un brivido: Naomi stava entrando in modalità Dom.
-Ora io ti ammanetterò al letto, e passerò le prossime ore ad esplorare quale parte del tuo corpo è più sensibile al mio tocco e alle mie labbra.- Cominciò a spiegare Naomi.
-Restrizioni: non mi farò un tatuaggio né sul seno né sulla vulva!- disse Lori: non solo perché quelle erano zone molto sensibili (al dolore così come al piacere), ma soprattutto perché le piaceva l’idea di poter vedere il tatuaggio in maniera casuale, anche solo scostando appena i vestiti, e non voleva rischiare di essere arrestata per indecenza in luogo pubblico per poterlo fare –E se dovessi essere scomoda, se dovessero farmi male i polsi o qualsiasi altra cosa, tu ti fermerai quando io dirò “mele”.-
Naomi la guardò perplessa -... Seriamente? “Mele”?-
-Di sicuro non mi metto a urlare “mele!” a caso quando facciamo sesso. È specifico e conciso.- 
-Okay.- il setting della scena era completo.
Naomi prese le manette di tessuto dal cassetto del comodino e aspettò che Lori si mettesse comoda, poi le mise le manette, e si diede all’esplorazione.
Baciò, leccò, e morse senza sosta le braccia, le cosce, le gambe, il ventre (alto e basso); poi la fece mettere prona e ricominciò daccapo con la sua schiena, le natiche, i piedi. Tutto usando i suoni emessi da Lori come guida.
Quando la fece mettere di nuovo supina, notò che le lenzuola erano umide, e osservando bene si accorse che erano tutti fluidi di Lori. 
-Nuova proposta: ci prendiamo una pausa dalla ricerca e mi scopi con lo strap-on che ti ho regalato a Natale.- disse Lori con la voce tremante –Quello che non ha bisogno di straps-
-Va bene, ma prima che io te lo metta dentro voglio che ti metti in ginocchio e lo succhi.-
Visto che era già stata liberata dalle manette, Lori stiracchiò le gambe e le braccia. Tirò fuori dal cassetto lo strap-on e con la propria saliva bagnò la parte che andava inserita dentro. Poi lo porse a Naomi.
Naomi lo prese lo indossò, facendosi entrare dentro la parte bulbosa che lo avrebbe tenuto in posizione. Si sedette sul bordo del letto e fece accomodare Lori tra le sue gambe.
Quando Lori lo prese in bocca e cominciò a lavorare sul gioco, a Naomi scappò un gemito e chiuse gli occhi. Era sempre bello per lei essere dal lato ricevente della fellatio. Ogni movimento eseguito sul suo finto fallo si ripercuoteva sul suo clitoride e la sua vagina, e la sensazione era meravigliosa. Ma l’elemento più importante dell’esperienza per lei stava in altro. Aprì di nuovo gli occhi e abbassò lo sguardo su Lori, che stava leccando la testa del giocattolo mentre muoveva la mano su e giù per l’asta. Spettacolare.
-Lori...- disse con la voce spezzata – ci sono quasi. Fermati. Voglio venire mentre sono dentro di te.-
E così continuarono a fare l’amore per il resto del pomeriggio.
Quando ebbero finito, Naomi si infilò sotto la doccia per prima, mentre Lori si dedicava a lavare il giocattolo nel lavandino.
-Stavo pensando a un fiore di loto- le disse- per il tatuaggio-
-Ma non abbiamo scoperto il tuo punto più sensibile!- ribatté Naomi mentre si insaponava.
Sì che lo abbiamo scoperto pensò Lori ridacchiando tra sé e sé. Stavano insieme da dieci anni, facevano sesso da almeno nove. Naomi voleva solo la scusa per giocare un po’ con lei. E a lei la cosa non dispiaceva.
Asciugò il giocattolo e lo posò sul lavandino, poi scostò i capelli e si mise ad esaminare tutti i segni di morso che Naomi le aveva lasciato sul collo. 
Il tatuaggio non sarebbe stato grosso come quello di Naomi, ma ci sarebbe stato bene. 

Nessun commento:

Posta un commento

I PREFERITI DAI LETTORI