DISCLAIMER:
Questa storia contiene descrizioni esplicite di atti sessuali
Nephrytt era una dea del cielo; la sua pelle era nera come lo spazio infinito e riluceva del bagliore delle stelle e i colori della galassia.
Ygnis era un dio del fuoco; la sua pelle del colore del carbone era solcata da linee di magma, e i suoi occhi erano braci infuocate.
Era circa il periodo in cui la materia sprigionata dalla nascita dell’universo cominciava ad assumere una temperatura decente e ad aggregarsi. Ygnis si stava divertendo a raccogliere gli aggregati più piccoli e ad ammassarli insieme in grossi globi sferici, e ne aveva appena ultimato uno talmente grosso da superare le dimensioni del dio stesso. Fu così che il dio, che fino a quel aveva fluttuato senza peso per il cosmo, scoprì di potersi sedere. E vide che era cosa buona.
Passava di lì in quel momento Nephrytt, che vide Ygnis seduto e volle provare a sedersi anch’ella. Quindi si sedette accanto a lui, e vide che era cosa buona.
Erano dunque seduti su quell’ammasso di materia, vicini come non lo erano mai stati, e Ygnis sfiorò quasi per caso la mano di Nephrytt mentre allungava le gambe. Allora si fissarono intensamente negli occhi, constatando quanto la natura ardente di lui si rispecchiasse nella luce che costellava la pelle di lei; poi si saltarono addosso.
Sin dall’inizio dei tempi l’attrazione tra i due era stata innegabile, ma nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe potuto succedere quando essi avessero finalmente ceduto e si fossero abbandonati l’uno tra le braccia dell’altra. Specialmente dal momento che essi erano ancora i soli due esseri esistenti nell’universo, e materialmente nessun altro era presente per poter fare congetture.
Si gustarono le sensazioni mai provate prima del contatto reciproco, del sentire il proprio peso contro quello dell’altro, della materia sulla pelle; ogni azione, che fosse il bacio, il tocco o il morso in questa o quella parte del corpo, era eseguita con l’entusiasmo tipico e travolgente di chi l’esegue per la prima volta.
Quando Ygnis prese in bocca il seno di lei, le stelle si illuminarono e le galassie rotearono sul loro asse. Quando Nephrytt prese in mano il membro di lui, un fuoco si accese all’interno del globo. Baciandosi si rotolarono sulla materia, dando forma a montagne e vallate; il sudore che cadeva dai loro corpi riempiva canali, fiumi e oceani.
Ygnis sffondò nel corpo di Nephrytt, ed essi videro che era cosa buona. Estremamente buona. Ed essi si amarono, gemendo e graffiandosi, e poi Ygnis venne, e il fuoco si riversò dal centro del globo sulla sua superficie attraverso le montagne.
Quando i due si separarono, videro ciò che avevano creato e si mossero per crearne altri e plasmarli similarmente.
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