Pick (La genesi del polpo)

Per quanto Madre Natura continui ancora oggi a lavorare strenuamente al perfezionamento delle sue creature, quelli di oggi sono solo piccoli aggiustamenti, modeste correzioni. C’è stato un periodo, ormai milioni e milioni di anni fa, in cui queste modifiche erano più radicali.
Un giorno Madre Natura, in quel periodo in cui stava mettendo a punto le apparenze degli animali, si rivolse ad una delle creature che non aveva effettuato nessuna richiesta e gli chiese -E tu, mia creatura, che cosa posso darti?-

La creatura la guardò, rifletté per qualche secondo e poi disse -Quali sono le scelte che ho?-

E la natura sorrise- Creatura mia, le tue scelte sono pressoché infinite! Ma possiamo andare piano piano. Partiamo da qualcosa di semplice: dove vuoi vivere?-

La creatura ci pensò su, e rispose -Sai, finora sono stato sempre in acqua mentre aspettavo il mio turno, e devo dire che mi ci trovo assai bene-

-Allora ti lasceremo vivere in acqua- disse la natura -Magari puoi stare a terra per periodi limitati, in caso di necessità?-

-Questo sarebbe comodo, sì! Grazie Madre Natura!- disse la creatura.

-Perfetto- disse Madre Natura -Ora che sappiamo dove vivrai, possiamo vedere il resto.-

E così andarono avanti: Braccia per nuotare agilmente e afferrare il cibo, due occhi laterali alla testa per avere un ampio campo visivo.

-Non sarebbe fichissimo se potessi passare attraverso qualsiasi tipo di apertura?- disse la creatura.

Madre Natura era perplessa, ma anche intrigata -Passare per ogni apertura? Ma creatura mia, questo non è possibile con tutte le ossa del tuo corpo! I tuoi denti, le articolazioni delle tue braccia... Bisogna riorganizzare!-

Così decisero di scambiare i denti con un singolo becco rigido, e riorganizzarono radicalmente il modo in cui la creatura avrebbe mosso le sue braccia, così che non avesse bisogno di nessun osso. Ovviamente fu necessario riposizionare il cervello, che non era più protetto da nessun cranio, e lo ridistribuirono nelle braccia, dopo averne aggiunto qualcuno in più.

-Ecco qui, creatura mia, ora puoi passare attraverso qualsiasi apertura, a patto che sia più larga del tuo becco! Di più non posso fare. Ma ora che sei tutto soffice e poltiglioso, come pensi di difenderti dalle creature che potrebbero volerti mangiare?-

La creatura, che si stava divertendo assai, rispose -Potrei confondere i miei predatori- e spiegò come aveva intenzione di fare -Vorrei poter essere in grado di diventare invisibile su qualsiasi tipo di superficie, indipendentemente dal colore o dalla trama-

-Fatto- disse madre Natura -Ma se dovessero beccarti quando non sei invisibile cosa intendi fare?-

-Spruzzare una massa scura che abbia una forma vagamente simile alla mia, che li distragga mentre io scappo-

Questa potrebbe essere una delle mie creature preferite pensò Madre Natura.

E così andarono avanti, ponendo scenari e scegliendo di conseguenza le caratteristiche da applicare alla creatura.

 -Grazie Madre Natura- disse la creatura allontanandosi -Sono proprio contento delle mie scelte-

-Va’ e vivi la tua vita, creatura mia- disse Madre Natura. Si era divertita proprio tanto a lavorare su quell’essere, e chissà quando le sarebbe ricapitato di fare di nuovo qualcosa del genere. Proprio in quel momento un nutrito gruppo di creature, anch’esse in attesa di scegliere come svilupparsi, le si avvicinò. 

-Ciao Madre Natura. Abbiamo visto cos’hai fatto con la creatura di prima e siamo estremamente intrigati dal design... Però avremmo alcune idee per delle modifiche.-

Madre natura sorrise. Dopotutto il divertimento non era ancora finito.

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