Crispy

Continua da Spark

 -Quanto ancora intendi stare lì col broncio, Win?-

La succube non rispose. Alramacht aveva già cominciato a disassemblare il furgoncino e a dividere i pezzi categorizzandoli da “meno appetibile” a “più appetibile”; Golgan stava dividendo la carne, un terzo per sé, uno per lei e uno per il demone divoratore. 

-Tutto un furgoncino e anche un terzo di carne? Non hai paura di rovinarti il fisico, Al?- commentò sarcasticamente Winnora. Alramacht per contro le fece una linguaccia.

-Ah, ella parla dunque!- esclamò Golgan –Stavo iniziando a credere avessi perso il dono della parola!-

-Con te non ci voglio parlare, Golgan. Non è stato per niente cortese quello che hai fatto!-

-Dai Win, è stato uno scherzo! Avresti dovuto vedere la tua faccia quando hai preso fuoco! AH! Impagabile. E poi avevi praticamente finito. Ora ti puoi gustare la carne.- Golgan sospinse con la coda il cibo nella sua direzione.

-Praticamente finito non vuol dire che avessi effettivamente finito! Mi hai tolto il boccone del re! A te importa solo di poter mandare a fuoco e mangiare! E lo sai che la carne non è il mio nutrimento principale!-

-Ha ragione, lo sai?- intervenne Alramacht sedendosi intorno all’arrosto; aveva finito di mangiare il furgone e stava succhiando una corda di chitarra come uno spaghetto.

Golgan sembrava aver perso interesse nella conversazione, e aveva iniziato a sgranocchiare un pezzo di pelle croccante –Hm! Comunque devo ammettere ancora una volta che il tuo gusto nella scelta è impeccabile! Il colore lascia un po’ a desiderare, ma è molto gustosa!-

-Tenera, succosa... Ha un vago retrogusto di profumo, ma devo dire che si sposa bene con il sapore della carne!- aggiunse Alramacht 

Winnora non aveva ancora iniziato a mangiare -Io non ho ancora sentito delle scuse per il tuo comportamento, Golgan.- disse –E se non ti scusi l’accordo salta.-

Golgan la fissò. Non poteva dire sul serio. Lei aveva bisogno di lui e Alramacht come loro avevano bisogno di lei. Deglutì visibilmente; a pensarci bene, lei aveva bisogno solo di Alramacht, dal momento che cuocere la carne prima di consumarla non era strettamente necessario per i demoni. Disfarsi delle tracce invece sì.

-Scusami, Winnora.- borbottò alla fine.

-Molto meglio.- si compiacque la succube –Ti avverto anche che se ti azzarderai a rifarlo non esiterò a sedurti e darti in pasto ad Alramacht.

Così le tre creature infernali si riappacificarono.

Winnora affondò i denti nella carne. Era tenera, succosa, con un ottimo aroma. La sua essenza vitale era infinitamente più nutriente per lei, ma alla fine ammise che anche la carne di Marco era davvero una delizia.


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